Bartolucci a tutto campo…e boccia questa Amministrazione

 

Abbiamo incontrato Marco Bartolucci (NELLE 2 FOTO) capogruppo del M5S di Ciampino ed ex candidato Sindaco alle ultime amministrative. L’intento dell’incontro è stato quello di ascoltare il punto di vista di una delle componenti attive dell’Opposizione politica ciampinese, prendendo spunto dalla scottante questione cimiteriale.
Ma non ci siamo focalizzati solo sul tormentone del momento rappresentato dall’ipotetica possibilità di realizzare un Tempio Crematorio, ed abbiamo voluto affrontare, in un contesto generale, le problematiche più sentite del territorio attraverso gli occhi di una compagine politica di ultima generazione!

 

bartolucciCosa ne pensa dell’attività finora svolta dall’Opposizione ciampinese?
<<Posso dire che la nostra attività è aperta su tutti i fronti. Abbiamo fatto molte proposte che fanno parte del nostro programma elettorale, come le mozioni sulla partecipazione popolare, sul miglioramento delle infrastrutture e sicurezza, sulla sicurezza stradale, sulla promozione culturale, sul rispetto e salvaguardia della salute dei cittadini sulla tutela delle fasce deboli. Molte di queste proposte sono state bocciate, e quelle approvate con tanto di salamelecchi sono state purtroppo disattese. Sul fronte dell’opposizione stiamo provando a difendere la salute dei cittadini con posizioni dure sul tema aeroportuale, sul forno crematorio; siamo riusciti a riportare le proroghe in Consiglio che per anni venivano deliberate impropriamente dalla Giunta, stiamo cercando di difendere la città dalla loro continua politica cementificatoria, stiamo cercando di far rispettare le regole, specialmente nel comparto della libera concorrenza. A vantaggio dei servizi abbiamo messo all’attenzione degli organi di controllo varie situazioni per noi discutibili, tra cui la gestione del bilancio comunale insomma, cerchiamo di affrontare tutti i temi con tutte le forze a nostra disposizione. Riguardo al resto dell’opposizione, non mi permetto di esprimere alcun giudizio, ognuno ha la sua visione della politica e le sue buone ragioni per percorrerla. La nostra è molto semplice: entrare nelle istituzioni per scardinare la partitocrazia e riportare il cittadino ad obiettivo della gestione della cosa pubblica>>.

 

E di questa Amministrazione?
<<È un’Amministrazione ferma che non ha concretizzato ancora nulla del programma elettorale e non credo che riuscirà a fare qualcosa. L’unica opera importante è stato il sottopasso della stazione, ottenuto con una minima partecipazione economica grazie all’intervento principale di FS. Le Delibere più importanti finora portate avanti mostrano un interesse prevalente verso i privati , vedi Via Reverberi, Il Superghino, IGDO, 167. Mentre non c’è risposta alle primarie necessità dei cittadini, alla qualità dei servizi>>.

 

Recentemente il nostro comune e i suoi cittadini sono stati interessati da una serie di tematiche di interesse civico di una certa rilevanza, quali l’Igdo e per ultimo il Tempio Crematorio. Qual è la sua posizione a riguardo?
<<Sull’IGDO questa amministrazione ha fallito: abbiamo un Assessore con delega specifica e non sono riusciti a fare una proposta sensata per uno degli obiettivi principali del programma di governo, ovvero l’acquisizione pubblica del complesso immobiliare. Hanno perso un’occasione importante data dalla somma irrisoria con la quale si poteva spuntare il simbolo della nostra città, la nostra storia. Il Tempio Crematorio è un’altra proposta insensata, partendo dal fatto che non era nel programma elettorale e passando per il fatto che ci vedrebbe Polo Crematorio del bacino Sud di Roma e Castelli. Condividiamo l’idea che a Ciampino si possa avere la possibilità di utilizzare un servizio come quello della cremazione e che ognuno abbia il diritto di scelta sui propri cari estinti, ma questo progetto non si propone come servizio ai cittadini ciampinesi per alcune decine di cremazioni l’anno (potenzialità del bacino di utenza ciampinese), ma propone un impianto che si rivolge ad un bacino ben più ampio che, a regime andrebbe ad effettuare 8 cremazioni al giorno, ben 2400 l’anno delle quali potenzialmente solo 90 saranno per i cittadini di Ciampino. Quindi una vera e propria attività industriale rivolta ad un territorio vasto, per il quale sarebbe necessario il piano regionale di coordinamento Art. 6 L. 130/2001 non ancora approntato per meglio individuare le aree più idonee. E, considerando i casi di indagine effettuati in diversi Comuni italiani, nei quali la magistratura è dovuta intervenire per reati di varia natura su questa tipologia di impianti sovrasfruttati e non correttamente gestiti, la cosa suscita una legittima preoccupazione che dovrebbe essere meglio valutata da chi ci amministra>>.

 

Si parla spesso di cementificazione selvaggia: reputa che si tenda ad esagerare?
<<Un’Amministrazione deve fare delle scelte e, sul tema urbanistico di Ciampino, la loro scelta è stata di continuità verso uno sfruttamento del territorio che vede uno sbilanciamento negativo sul fronte dei servizi e degli indici urbanistici che ci garantiscono una qualità della vita migliore. Sarebbe stato sensato non accettare la proposta del PI di via Reverberi, sarebbe stato sensato rivedere la percorribilità del programma dei PdZ 167, prima a seguito dell’apposizione del vincolo definitivo sul PdZ Muro dei Francesi, poi sul mancato rispetto dei pagamenti per la cessione delle aree. Quindi non si tende ad esagerare, perché il risultato è sotto gli occhi di tutti, viviamo in una città tra le più densamente abitate in Italia, dove i servizi sono scadenti e mancano i luoghi destinati alla comunità come parchi, sale per i comitati, per l’associazionismo, per la cooperazione>>.

 

Il movimento che rappresenta è contrario al Referendum. A pochi giorni dall’appuntamento referendario saprebbe, sinteticamente, esporci le ragioni del no?
<<Visto dal punto di vista locale, uno dei maggiori problemi tangibili è la mancanza di controllo e tutela dell’ambiente: con la riforma del  Capitolo Quinto le opere strategiche andranno in deroga su tutti gli attuali strumenti di controllo e tutela dell’ambiente. Il che significa che le battaglie che oggi portiamo avanti per il controllo del numero dei voli, che sfora i limiti imposti da oltre dieci anni, o contro l’insediamento di un impianto di cremazione, potrebbero non essere più combattute, perché basterà una dichiarazione di interesse nazionale per passare sopra i nostri diritti alla salute e alla tutela dell’ambiente in cui viviamo; perderemmo la nostra sovranità che appartiene al popolo.
Poi c’è la tesi sulla governabilità portata avanti dai proponenti che non regge: un partito con il 25% potrebbe andare al governo con rappresentanti nominati e non eletti grazie al premio di maggioranza, per non parlare della nuova composizione del Senato che, a fronte di un risparmio irrisorio, offre una discutibile immunità a Sindaci e Consiglieri Regionali che sempre con maggior fatica porteranno a compimento il loro duplice incarico. La Democrazia è altra cosa, è il “GOVERNO DEL POPOLO” e non oligarchia, ovvero il governo di pochi! Inoltre la scusa di agevolare il governo cambiando le regole è illusorio: non dobbiamo cambiare le regole ma i nostri rappresentanti di Governo! Si farebbero passi da giganti avendo gente onesta. Inoltre questo Governo è stato dichiarato illegittimo dalla Corte Costituzionale, perché nominato sulla base di una legge costituzionalmente non valida, sarebbe come far arbitrare una partita ad un arbitro abusivo>>.