Lo studio per la valutazione della qualità dell’aria su tutto il territorio di Albano Laziale, condotto dal Comune fra luglio e settembre, ha finalmente fornito i suoi risultati, presentati il 7 novembre in una nota stampa.
Le sostanze misurate:
Biossido di azoto, Ozono, Benzene, Particolato atmosferico (PM10 e PM2.5), Arsenico, Cadmio, Nichel, Piombo, Benzo (a) pirene, inquinanti policiclici aromatici totali. Le analisi sono state eseguite su 24 stazioni di prelievo disposte sul territorio.
I risultati:
Le concentrazioni di tutte le specie chimiche sono risultate mediamente inferiori ai limiti previsti dalla Legge n. 155/2010; le aree in cui si registrano le concentrazioni più elevate, sebbene all’interno dei limiti normativi, sono da individuarsi nella parte alta di corso Matteotti, zona Borgo Garibaldi; i valori di metalli (arsenico, cadmio, nichel e piombo) ed inquinanti policiclici aromatici (IPA) misurati nel PM10 risultano essere al di sotto della soglia di rilevabilità.
<<Il livello di attenzione di questa Amministrazione – ha puntualizzato il consigliere comunale Luca Andreassi – nei confronti della salvaguardia ambientale si esplica anche attraverso una costante e capillare azione di controllo. Siamo uno tra i pochissimi Comuni ad aver effettuato, in proprio, una campagna di rilevazione della qualità dell’aria che porterà ad una “zonizzazione” del territorio>>.
Alle parole di Andreassi hanno fatto seguito quelle del Sindaco Nicola Marini: <<Le analisi della qualità dell’aria relative ad Albano centro ci confortano sul fatto che il livello medio della qualità dell’aria sia all’interno dei limiti di legge. Ci aspettavamo che le concentrazioni più elevate si sarebbero registrate lungo le vie maggiormente trafficate. Il livello al di sotto dei limiti di legge degli inquinanti non potrà che migliorare, alla luce dell’apertura del secondo tratto della Tangenziale dei Castelli Romani avvenuta successivamente al periodo di rilevamento. Nelle prossime settimane le rilevazioni si estenderanno sul resto del territorio, andando ad interessare Cecchina e Pavona, e contestualmente le replicheremo nelle aree che hanno registrato le concentrazioni maggiori per avere dati che includano anche le altre stagioni dell’anno>>.