Andavamo in vacanza ai Castelli

 

Giovedì 1 dicembre alle 17, presso la Sala consiliare del comune di Rocca di Papa (Corso Costituente, 26) il Parco regionale dei Castelli Romani presenterà il libro di Maurizio Bocci, “Andavamo in vacanza ai Castelli”.

 

È il quarto lavoro editoriale di Bocci che, con parole e immagini, rievoca l’epoca in cui i Castelli Romani erano la meta di villeggiatura preferita dall’aristocrazia e dalla borghesia romana. Un’epoca lunghissima, che va dalla fine del Seicento fino alla metà del Novecento del secolo scorso. Nel corso dell’incontro si approfondiranno propri questi temi, che lo scrittore, che è anche e soprattutto studioso delle tradizioni locali e della storia del territorio, ha saputo scandire nella sua opera.

 

Bocci ha infatti documentato la vita quotidiana del passato di ciascuno dei Paesi che costellano i Castelli Romani grazie ad un repertorio iconografico di grandissimo valore.
Ha ulteriormente impreziosito la sua opera con la pubblicazione di oltre 140 cartoline storiche, alcune davvero uniche, dei quindici centri castellani, fidando sul contributo di vari collezionisti di questo tipo di cartoline d’epoca che gli sono venuti in supporto.

 

E, dato che verrà rimarcato nella presentazione, furono proprio le cartoline illustrate a contribuire alla conoscenza e allo sviluppo turistico dei Castelli Romani nei primi anni del Novecento. Se oggi infatti il turismo e la sua promozione vengono veicolati in rete o attraverso supporti digitali, è curioso e interessante ricordare le origini che tanto lustro diedero ai Castelli Romani… quando la comunicazione faceva leva sulla bellezza delle immagini e sull’onda delle emozioni che i luoghi suscitavano.

 

<<Il Parco dei Castelli Romani – commenta il commissario straordinario dell’Ente, Sandro Caracci – collabora da anni con Maurizio Bocci, del quale ha curato la pubblicazione del primo volume, “Lungo i sentieri della nostra storia” (anno 2007), un viaggio attraverso i siti archeologici e gli itinerari paesaggistici più affascinanti del Parco dei Castelli Romani. È dunque con grande piacere che sosteniamo questa nuova fatica letteraria, prezioso tassello della memoria storica del territorio. Il Parco sostiene iniziative volte a valorizzare il patrimonio storico e culturale del territorio>>.