Sembrava la scena di un film, ma non c’erano né troupe né telecamere a riprendere l’inseguimento di un 34enne in fuga, con pistola in pugno. Durante un servizio di controllo del territorio nel quartiere Bastogi, gli agenti del commissariato Aurelio hanno notato un gruppo di persone, tutte già note agli investigatori.
Alla decisione di procedere ad un controllo di tutti i presenti uno di loro, destinatario di una sorveglianza speciale di pubblica sicurezza, cominciava ad indietreggiare, dapprima lentamente per poi aumentare il passo e dileguarsi all’interno di una palazzina di via Canepa. È a quel punto che ha avuto inizio il rocambolesco inseguimento degli agenti. Il fuggitivo, entrato in uno stabile, ha iniziato la sua folle corsa verso i piani alti e, una volta arrivato al ballatoio del secondo piano, Z.M., ha estratto dai bermuda una pistola, rivolgendola all’indirizzo degli agenti che lo stavano inseguendo.
L’uomo, nel tentativo di guadagnare una via di fuga, ha puntato più e più volte l’arma verso gli agenti, minacciandoli, ma nel frattempo giungevano sul posto altre pattuglie della Polizia di Stato (volanti dell’Upgsp e le autoradio di Aurelio e Primavalle) che hanno accerchiato lo stabile, tenendo sotto osservazione ogni angolo esterno. Raggiunte le scale antincendio, forse per destabilizzare i poliziotti, l’uomo ha scaraventato l’arma a terra, riuscendo così a introdursi all’interno di un altro appartamento.
Recuperata la pistola, una beretta cal. 7.65 con matricola abrasa, completa di caricatore, gli agenti hanno continuato senza sosta l’inseguimento. E mentre cercavano di entrare nell’abitazione, l’uomo scavalcava il balcone, introducendosi nell’appartamento adiacente. Da qui, si lanciava dal terzo piano, raggiungendo una terrazza posta al primo piano della stessa palazzina, accedendo così all’interno di un altro appartamento. Gli agenti, passando attraverso la finestra della terrazza dalla quale poco prima era stato visto gettarsi l’uomo, accedevano nell’ultima abitazione e qui, nascosto sotto il letto scovavano il fuggitivo.
Arrestato Z.M., per il reato di detenzione e porto illegale di arma clandestina, nonché del reato di resistenza e minaccia a Pubblico Ufficiale, aggravata dall’uso delle armi e violazioni delle prescrizioni imposte dalla sorveglianza speciale, è stato posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.