Blue Whale o “gioco” al suicidio, tra bufale e verità. Se ne parla tanto ovunque, ne vediamo immagini documentaristiche che poi scopriamo essere artefatte, ma il fenomeno esiste, come il disagio giovanile su cui fa leva. La Polizia postale è al lavoro per monitorare la Rete e per verificare realmente l’impatto che la Blue Whale ha nel nostro Paese.
Le prime indagini ci dicono che il fenomeno è cresciuto perché se ne parla molto, ma le verifiche sulle segnalazioni che arrivano mirano a mettere in luce soprattutto i casi di emulazione. “L’emulazione – dicono gli investigatori – purtroppo è più pericolosa del gioco perché, come risulta dalle chat, molti ragazzi sono incuriositi dalle prove e vogliono parteciparvi. Il rischio è che possano finire nella trappola e, incitati dal gruppo, non ne escano più”.
Al momento gli specialisti della Postale stanno verificando la consistenza di 40 denunce (al primo di giugno), anche al fine di individuare eventuali persone che possano indurre i minorenni ad atti di autolesionismo e al suicidio attraverso l’uso di canali social e app. Ma rispetto alla Russia, dove è nata la Blue Whale e sono morti oltre 150 ragazzi, in Italia al momento non è stato individuato alcun “tutor” che dà ordini ai ragazzi.
La Polizia Postale diffonde comunque consigli pratici su come affrontare il fenomeno, sia per i genitori che per i ragazzi.
Eccone alcuni per i genitori:
- Aumentate il dialogo sui temi della sicurezza in Rete: parlate con i ragazzi di quello che i media dicono e cercate di far esprimere loro un’opinione su questo fenomeno;
- Prestate attenzione a cambiamenti repentini di rendimento scolastico, socializzazione, ritmo sonno-veglia: alcuni livelli della sfida prevedono di autoinfliggersi ferite, di svegliarsi alle 4,20 del mattino per vedere video horror, ascoltare musica triste;
- Se avete il sospetto che vostro figlio frequenti spazi web sulla Balena Blu-Blue Whale parlatene senza esprimere giudizi, senza drammatizzare né sminuire: può capitare che quello che agli adulti sembra “roba da ragazzi” per i ragazzi sia determinante;
- Se vostro figlio sta passando un periodo di forte fragilità, non esitate a confrontarvi con gli specialisti che lo seguono, chiedendo loro quali strategie potete adottare per ridurre il rischio che si lasci coinvolgere nella sfida Blue Whale;
- Se vostro figlio vi racconta che c’è un compagno che partecipa alla sfida Balena Blu-Blue-Whale, non esitate a comunicarlo ai genitori del ragazzo se avete un rapporto confidenziale, o alla scuola se non conoscete la famiglia; se non siete in grado di identificare con certezza il ragazzo in pericolo recatevi presso un ufficio di Polizia.
Ed ecco quelli per i ragazzi:
- La sfida del Blue Whale non è un gioco né una prova di coraggio, è qualcosa che attraverso i social può far leva sulla fragilità di alcuni bambini e ragazzi, inducendoli a mettersi seriamente in pericolo: non contribuire a diffondere questo rischio;
- Nessuna sfida con uno sconosciuto o con gruppi di amici sui social può mettere in discussione il valore della tua vita: segnala chi cerca di indurti a farti del male, a compiere autolesionismo, ad uccidere animali, a rinunciare alla vita cliccando qui;
- Ricorda che anche se ti sei lasciato convincere a compiere alcuni passi della pratica Blue Whale, non sei obbligato a proseguire: parlane con qualcuno, chiedi aiuto, chi ti chiede ulteriori prove cerca solo di dimostrare che ha potere su di te;
- Se conosci un coetaneo che dice di essere una Blue Whale parlane subito con un adulto: potrebbe essere vittima di una manipolazione psicologica, di una suggestione e il tuo aiuto potrebbe farlo uscire dalla solitudine e dalla sofferenza;
- Se sei stato aggiunto a gruppi whatsapp, Facebook, Istagram, Twitter o altri social che parlano delle azioni della sfida Blue Whale, parlane con i tuoi genitori o segnalalo subito cliccando qui;
- Indurre qualcuno a compiere azioni dolorose e pericolose così come dichiarare emergenze che non esistono può essere reato: quello che sembra uno scherzo può diventare un rischio grave per chi è fragile o troppo giovane;
- In rete come nella vita aiuta sempre chi è in difficoltà.