DURO COLPO AL CRIMINE A TOR BELLA MONACA

 

Con l’operazione “Nido d’aquila” condotta dalla polizia di Stato, un durissimo colpo è stato inflitto oggi all’organizzazione criminale operante a Tor Bella Monaca, quartiere divenuto suo malgrado uno dei punti di riferimento principali per la maggior parte dei tossicodipendenti della Capitale, che ogni giorno si recavanoin zona per acquistare cocaina, marijuana e hashish.

 

Oggi, grazie all’attività investigativa dei commissariati Casilino Nuovo e Appio Nuovo, e agli uomini della Squadra mobile di Roma sono stati tratti in arresto 25 persone, 16 delle quali sono finite in carcere e 9 agli arresti domiciliari. Tuttora ricercata l’ultima persona destinataria dei provvedimenti emessi dal Giudice.

 

Gli arrestati sono accusati, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, spaccio, violazione della normativa sulle armi e riciclaggio di denaro. Eseguite anche 35 perquisizioni domiciliari, sequestrati 12 veicoli utilizzati dall’organizzazione, nonché tre immobili e un terreno acquistati con i cospicui proventi dell’attività di spaccio.

 

Questo, secondo le valutazioni della Polizia, è soltanto l’epilogo di un’indagine iniziata addirittura nel gennaio 2014; da allora, sono stati arrestati, in flagranza, altri 53 appartenenti all’organizzazione criminale (portando così a 78 il numero totale degli arresti effettuati con l’operazione), denunciati in stato di libertà 10 persone e sequestrati circa 34mila euro, frutto dell’attività illecita.

 

Nel corso delle numerose perquisizioni, sono state sequestrate anche armi da fuoco, mezzo chilo di cocaina suddivisa in 1.760 dosi pronte per essere vendute, nonché 475 confezioni di hashish e marijuana: in tutto circa un chilo e mezzo di stupefacente.

 

Alle fasi finali dell’operazione hanno preso parte circa 200 agenti, alcuni dei quali appartenenti al Reparto prevenzione crimine Lazio e alle Unità cinofile e, per garantire la sicurezza dell’operazione, è stato impiegato anche un elicottero della Polizia di Stato.

 

A cadere nella rete e a pagarne quindi le conseguenze, anche 179 “clienti” dell’organizzazione dedita allo spaccio, segnalati poi alla Prefettura in qualità di assuntori di droghe.