Facce da candidato: ecco quella di Damiano Cimmino

 

Nato il 6 Aprile 1980, attualmente libero professionista nel campo assicurativo e dell’infortunistica stradale, la nostra “Faccia da candidato” del giorno è quella del simpatico Damiano Cimmino, candidato consigliere comunale in appoggio del candidato sindaco Roberto Mastrosanti.

 

Ciao Damiano, fai conoscere ai lettori di Quaderni il ragazzo nato e cresciuto a Frascati…
<<In realtà sono nato a Roma ma da sempre residente a Frascati, cresciuto nell’oratorio di Capocroce dove ho imparato i valori dell’amicizia, della condivisione delle idee altrui. Sono il primo di 4 figli, con padre artigiano e madre governante di albergo, che mi hanno insegnato ad essere sempre di aiuto al prossimo, soprattutto alle fasce più deboli. Tali insegnamenti hanno fatto sì che nel periodo di leva ricevessi l’encomio come migliore aviere scelto del mio corso. Ho sempre lavorato, prima nella attività di mio padre, e poi dopo la leva, quando l’ho seguito nell’impresa di costruzioni di capannoni industriali in cemento armato di mio zio. Nel 2005 sono riuscito a diplomarmi in ragioneria attraverso la scuola serale, in quanto non mi sono mai sentito appagato di quello che già avevo. Dopo l’ottenimento del diploma ho avuto la possibilità di altre esperienze lavorative, sempre in crescendo, che mi hanno permesso di allargare gli orizzonti sia lavorativi che di vita>>.

 

Già da tempo ti sei avvicinato agli ambienti politici locali, avendo fatto parecchia “scuola” lontano dai riflettori. Da dove nasce questa tua scesa in prima persona?
<<Il mio impegno politico nasce diversi anni fa, quando ho sentito il bisogno di impegnarmi per quello che già in precedenza ho detto: mettermi a disposizione del prossimo portando avanti il criterio anche di meritocrazia per tutti. Visto anche il mio passato lavorativo, sento di avere le qualità per essere parte attiva di un progetto politico in grado di rilanciare il nostro Comune, mettendo in atto le mie idee e quelle della coalizione della quale faccio parte, ma sempre a servizio esclusivo della collettività. Non rinnego le mie passate esperienze politiche, anzi ne faccio tesoro…e questa volta sono convinto di poter essere parte di un progetto vincente>>.

 

Hai sicuramente una Frascati in testa, quella dei tuoi desideri. Qual è e quanto converge con quella auspicata dal tuo candidato sindaco?
<<La Frascati che ho in mente è che torni ad essere vivibile, sicura, dove non esiste differenza tra periferia e centro, una città smart con servizi efficienti e veloci. Una città nella quale rilanciare il turismo ed il commercio anche attraverso il nostro patrimonio culturale. La mia Frascati deve essere il collegamento diretto dei Castelli Romani con la Capitale sotto ogni punto di vista. Il tutto è pienamente condiviso dalla coalizione a supporto del nostro candidato e da Mastrosanti in primis>>.

 

Hai avuto modo di approfondire lo studio sul Bilancio delle casse comunali. Il prossimo sindaco davanti a che tipo di mandato si troverà?
<<Lui e la sua amministrazione si troveranno sicuramente di fronte ad una situazione ancora più difficoltosa di tre anni fa, ma non voglio fare come altri avversari politici che trovano solo modo per rimarcare che l’Ente ha un debito alto. A mio avviso chi si cimenta in questa competizione deve sapere perfettamente a cosa va in contro e deve avere idee propositive per affrontare anche questo tema, anche perché il Bilancio è sempre un argomento primario per un’amministrazione. A mio avviso, per superare nel tempo questo ostacolo, la prima cosa da fare è razionalizzare la spesa pubblica, ma questo non significa tagliare totalmente i costi, bensì cercare di diminuirli nel tempo, ottenendo da una serie di essi un possibile ricavo, tipo i costi del personale. Non me ne vogliano i dipendenti, ma è chiaro e davanti agli occhi di tutti che negli ultimi tre anni il costo dello stesso è andato alle stelle e che in alcuni impieghi c’è esubero. Potremmo utilizzare tale personale in altre mansioni che oggi sono in difficoltà. Altra cosa è formare, là dove siamo carenti, il personale in modo da poter tagliare costi di consulenza. Poi abbiamo sempre i dirigenti comunali, già ben pagati, ai quali bisogna assolutamente dare responsabilità per il loro ruolo e far modo, attraverso una attenta gestione, che loro stessi siano i primi a far azzerare il debito che attualmente c’è. Io sono sicuro che il nostro Ente è in grado di avere risorse che, se sfruttate in modo corretto, possono soltanto portare profitto alle casse dello stesso, quel profitto che ci permetterà di poter affrontare nuovi investimenti solo per il bene della nostra collettività>>.

 

Quali sono le figure politiche locali a cui ti ispiri e da cui hai ereditato la passione politica?
<<Sinceramente non mi sono mai ispirato ad una figura politica in particolare, anche perché ognuno ha una propria personalità ed un suo modo di essere. Posso soltanto dire una cosa: la coalizione che si è andata a formare per sostenere Roberto Mastrosanti sindaco, è formata da persone che nel passato hanno ricoperto ruoli sia nella nostra amministrazione ed anche più in alto, e sono persone di estrazione politica diversa, magari anche con un passato da avversari. Parlo dei vari Igino Mancini, Francesco Paolo Posa, Roberto Eroli, Mario Gori, Antonio Di Paolo, Stefano Di Tommaso, Alessandro Adotti ed altri personaggi politici che oggi hanno fatto un passo indietro per un solo fine ultimo, il bene di Frascati>>.

 

Hai uno slogan per la tua candidatura? Perché votare Cimmino?
<<No, non ho uno slogan, ho la mia persona, so chi sono e chi mi conosce sa benissimo che il mio impegno sarà altissimo per il fine ultimo: il bene di Frascati. L’11 Giugno barrate il nome Mastrosanti, il simbolo Prima Frascati… e scrivete Cimmino>>.