Festa dell’Unità: occasione di crescita e condivisione

 

Sulla scia dell’entusiamo che, a distanza di ventiquattrore ancora avverto, quello di cui voglio parlarvi è l’esperienza che ho vissuto, in prima persona, partecipando, per la prima volta, come attivista alla Festa dell’Unità. Da dietro le quinte si ha la possibilità di scoprire un mondo che, nonostante mantenga la sua natura istituzionale, offre uno scenario fuori dagli schemi in cui il fattore trainante è la spiccata propensione al lavoro di squadra.

 

Com’è giusto che sia, ci sono state delle critiche alcune più formali come la scelta, per taluni inopportuna, di organizzare, nel contesto festaiolo, un dibattito pubblico finalizzato ad un confronto con i cittadini e altre più effimere ma simpaticamente provocatorie scaturite a causa di un ritardo di ben 35 minuti dell’esibizione dei Brennero 66, la cover ufficiale del famoso gruppo italiano i Pooh. Ma a parte tutto ciò, che fa parte del gioco, l’intera manifestazione è stata un vero successo e, tra un panino con la porchetta o un piatto alla matriciana, c’è stata la possibilità, per gli organi istituzionali, di parlare e stare tra la gente.

 

E coloro i quali non si sono posti minimamente il problema della sede ma hanno partecipato al dibattito pubblico con l’amministrazione comunale, hanno avuto la possibilità di parlare schiettamente con i suoi rappresentanti che si sono assunti pubblicamente le responsabilità delle loro mancanze, proponendo delle soluzioni e informando la rappresentanza cittadina delle progettualità che sono già in atto e di quelle previste per il futuro.
Al cospetto del Sindaco Giovanni Terzulli, dell’Assessore alle Infrastrutture Marco Pazienza, dell’Assessore alla Pubblica Istruzione Emanuela Gentile, dell’Assessore alle Politiche Sociali Emanuela Colella e della new entry Gabriella Sisti, in carica da 150 giorni, come Assessore alle Attività Produttive, Sanità e Fondi Europei sono stati toccati diversi punti in base alle rispettive competenze.

 

Non voglio dilungarmi in un mero elenco di ciò che verrà fatto o di quello che è già stato realizzato ma mi soffermerò sugli argomenti di maggior interessa della cittadinanza. Per il verde, nota dolente del nostro territorio, la sua manutenzione a breve sarà affidata ad una ditta esterna scelta tra tutte quelle che parteciperanno al bando che prevede l’impiego di risorse economiche di circa 900mila euro. Condizione imprescindibile del bando è l’appartenenza alla categoria competente e quindi saranno ammessi solo i vivai.

 

Si è parlato di scuola in termini didattici e progettuali, di edilizia scolastica che si è impegnata nel rifacimento dei bagni in alcune strutture scolastiche come la King e la Rossi. Capitolo parchi giochi: a turno saranno tutti interessati da un’opera di restiling a partire da quello della Paolo Sarro che vanta i giochi più danneggiati e che, a breve, diventerà un parco inclusivo dal momento che i giochi potranno essere utilizzati dai bambini normodotati e dai disabili al fine di consolidare un aggregazione non solo didattica ma anche ludica.

 

Con riferimento a sanità e alle strategie messe in essere per la prevenzione e tutela della salute, ci si è soffermati sul progetto “help” che, dal suo avvio, ha aiutato 40 famiglie che in seguito alla perdita del posto di lavoro hanno avuto la possibilità di ricollocarsi.
Ma si è parlato anche della possibilità di realizzare il sottopasso di Casabianca, della tangenziale che interesserà la zona del quartiere Folgarella collegandola direttamente all’aeroporto e consentendo cosi lo snellimento del traffico. Si è parlato dei lavori di ristrutturazione della Stazione finanziati da RFI, che apporteranno un abbellimento alle due piazze interessate dalla zona ferroviaria. E, per concludere, dell’Igdo che dopo diversi anni dal procedimento fallimentare che ha colpito la società privata che ne deteneva il possesso, è stato acquistato all’asta da un privato che sarà costantemente monitorato dalla stessa amministrazione affinché la sua destinazione d’uso non solo resti in linea con la sua natura, ma soddisfi la stessa amministrazione che, suo malgrado, ha dovuto rinnegare uno dei punti fondamentali del suo programma elettorale.

 

Insomma, tutto questo e altro ancora secondo una visione ammnistrativa della nostra città proiettata nel futuro e nella consapevolezza che, nonostante le difficoltà incontrate e quelle che ancora ostacoleranno il loro operato, il fine primario è quello di restituire ai suoi cittadini una città vivibile che ricordi lo stereotipo della “Città giardino” di un tempo.