Forti sti corti: il Teatro compete tra idee nuove

 

È partita “Forti sti corti”, una nuova iniziativa all’insegna del teatro amatoriale: la Federazione Italiana Teatro Amatoriale Nazionale e Provinciale, in collaborazione con il Teatro al Quarto Miglio, si è resa promotrice di una rassegna di corti a cui partecipano sedici compagnie.

 

La kermesse ha avuto inizio sabato 4 marzo presso il teatro stesso (Teatro al IV miglio,Via San Tarcisio, 63 – Roma) con la COMPAGNIA DEL PANDA, IL DELFINO, X PRESSION, GLI IMPROBABILI, I DISOBBEDIENTI DI TESPI, mentre domenica 5 marzo hanno debuttato I MATTATORI DI FONTE NUOVA, SPQM, COMPAGNIA JOLLY, LA GRANATINA, MAG. Il prossimo appuntamento è previsto per sabato 11 marzo, dove solcheranno le scene le seguenti compagnie: AQUERO, TORRE DEL DRAGO, IL TEATRO, ARCO SCENICO, I SCOORDINATI, COMPAGNIA AD HOC.

 

La premiazione si svolgerà domenica 12 marzo alle ore 21. Si tratta di corti della durata più o meno di venti minuti, inediti o ispirati da altri spettacoli, che spaziano dal comico alla tragedia. In attesa del prossimo appuntamento, si sono aggiudicate un posto in finale 834 e Mamma a cui si sono aggiunti Alice 2.0 della compagnia Jolly e Morte a Pomezia di S.P.Q.M.
Alice 2.0 affronta un tema attuale quello del cyberbullismo e del malsano uso, che troppo spesso, viene fatto dei social network e del web. Le nuove generazioni hanno anteposto, al contatto umano, i commenti, i tweet, i post o le chat a cui affidano, quotidianamente, le loro emozioni. Gli attori del jolly, maestralmente diretti da Alex Papitto, sono tutti giovanissimi e sono riusciti, attraverso la loro interpretazione, a far emergere la solitudine e l’emarginazione che troppo spesso si celano dietro ad un selfie o ad un post su facebook o twitter.
Un’accorata richiesta di aiuto da parte di questi venti ragazzi intrappolati dal web, uno stereotipo di dipendenza virtuale, una sorta di trappola in cui cadono giovani e adulti!

 

L’altra finalista è la compagnia S.P.Q.M. con Morte a Pomezia dove una coppia di genitori divorziati si allontana dalle he due uniche figlie.
Rabbia, delusione e disillusione sono i tre fattori su cui ruota il corto portato in scena che rievoca emozioni fin troppo comuni ai tempi odierni.
Una prima edizione del concorso che sta avendo molto successo sia di pubblico che per le compagnie partecipanti: speriamo che sia solo l’inizio di una lunga serie di appuntamenti.