Il 9 maggio u.s., per la terza volta, il Consiglio Comunale di Ciampino si è riunito per discutere e votare lo stesso O.D.G., importantissimo, relativo all’adozione del Programma Triennale delle Opere Pubbliche, del Documento Unico di Programmazione (DUP) e soprattutto dello schema di Bilancio di Previsione 2018/2020, che avrebbe dovuto essere discusso e approvato entro lo scorso 31 marzo (come indicato dal Decreto ministeriale del 9 febbraio 2018).
Il M5S cittadino, già da parecchio tempo con la lente di ingrandimento su tutte le crepe che di volta in volta affiorano sulla superficie della Giunta di governo, coglie l’occasione per far salire il livello dello scontro dialettico. <<Secondo la normativa – spiegano in una nota stampa – il nostro ente tecnicamente sta entrando nella fase di “scioglimento o sospensione”, sia perché i termini di legge sono ampiamente scaduti, sia perché anche l’ennesimo tentativo di rivisitazione dello schema di bilancio è stato severamente bocciato dall’organo di controllo facendo così tentennare i Consiglieri sul voto>>.
Critiche, dello stesso Movimento, sono state rivolte anche ai modi affrettati e sbrigativi con cui è stato condotto l’incontro del Consiglio: <<Il Consiglio, velocissimo, è iniziato col discorso del Sindaco Giovanni Terzulli, che non ha risparmiato nessuno, tranne se stesso e la sua Giunta, criticando l’operato, con goffa diplomazia, dei Revisori Dei Conti, a suo avviso poco collaborativi e comprensivi. Il Sindaco si difende, sottolineando che una parte consistente dei debiti che costituiscono l’attuale bilancio deriva da gestioni passate, richiamando anche scelte sbagliate di amministrazioni di trent’anni orsono. Un atteggiamento spocchioso e irriverente, con palese intenzione di cercare lo scontro con l’opposizione. Il Sindaco ribadisce la sua intenzione di “non mollare di un centimetro”, dichiara di “volerle tentare tutte” pur di scongiurare il commissariamento che – a suo avviso – sarebbe una catastrofe per la città. La sua amata città>>.
Gli esponenti pentastellati pretendono invece un’autocritica verso l’operato del Primo cittadino o quello della Giunta, soprattutto perché proprio Terzulli, che da dieci anni orbita nei meandri dei bilanci del comune, prima come assessore ora come sindaco, si possa chiamare fuori da certe responsabilità. Su questa approvazione del Bilancio ormai è braccio di ferro, ma il M5S mette in guardia dai rischi che provocherebbe l’approvazione del Documento: <<Tagli massicci ai servizi e tutto ciò che ne scaturirebbe dal punto di vista della qualità così come del pericolo occupazionale che ne deriverebbe>>.
A tal proposito, per finire, il M5S riporta un passaggio del parere dei revisori a riguardo: “A fronte dell’emendamento in oggetto (emendamento 1 prot. 19210) vengono proposte minori spese (…) senza la necessaria documentazione e motivazione che ne supporti l’attendibilità, la veridicità e la certezza. In particolare vengono effettuati tagli importanti sulla pulizia dei locali per euro 60.000, sull’appalto assistenza handicap euro 75.000,00, sull’appalto servizio scuolabus euro 100.000,00, sull’appalto gestione asili nido euro 70.000,00. Dai documenti trasmessi a questo OdC, non emerge se questi servizi saranno oggetto di gara, e in tal caso se tale intento sia conforme al piano industriale approvato dal C.C. in data 29/12/2016, oppure riassegnati alla partecipata ASP s.p.a. con una conseguente importante riduzione dei compensi riconosciuti alla stessa, nonostante l’ASP s.p.a, più volte ha lamentato di svolgere il servizio in condizioni di antieconomicità”.