L’ATLETICO MORENA TORNA A VINCERE

 

Bisognava fermare una pericolosa tendenza e l’Atletico Morena lo ha fatto. Grinta, concentrazione e tanta applicazione: così la squadra dei patron Enzo e Mauro Fabrizi ha superato di misura il Nettuno nel primo match stagionale giocato tra le mura amiche dell’Amedeo Fabrizi, dopo l’opera di allargamento del terreno di gioco. L’1-0 finale è stato siglato da Adriano Monacelli, centrocampista esterno classe 1995 (alla prima marcatura stagionale) arrivato in estate dopo una lunga militanza in Eccellenza nell’Atletico Vescovio e una parentesi negli ultimi sei mesi all’Atletico Calcio Roma (in Prima categoria).

 

«Un gol importante perché ci ha regalato tre punti pesanti visto che venivamo da tre sconfitte consecutive. Un successo che dedichiamo al nostro compagno Mauro Ferrazza che nel corso del primo tempo ha subito un infortunio al ginocchio (da capire l’entità, ndr) e che aspettiamo presto di nuovo con noi visto che lui è uno dei leader di questo gruppo». Una gara di attesa e sofferenza per l’Atletico Morena.

 

«Nella prima parte siamo stati più propositivi, andando in vantaggio e giocando una gara intelligente. Nella ripresa ci siamo abbassati per difendere il prezioso risultato e, a parte un’occasione in cui gli ospiti hanno colpito un palo un po’ rocambolesco, non abbiamo sofferto molto». Nell’ultimo quarto d’ora l’Atletico Morena (che ha un conto aperto con la sorte visti i molteplici infortuni a cui sta facendo fronte) ha dovuto giocare in inferiorità numerica per l’espulsione di Battistelli.

 

«Un guaio in vista della prossima partita sul campo dell’Agora – sostiene Monacelli – Anche quella sarà un’altra battaglia e servirà la stessa cattiveria agonistica messa in campo col Nettuno. Per noi tutte le gare sono importanti e dobbiamo cercare di muovere la classifica in ogni occasione». Il suo inserimento nel gruppo capitolino è stato piuttosto semplice. «Questa è una squadra di amici e mi hanno accolto tutti molto bene. Faccio molta strada per venire ad allenarmi qui a Morena, ma lo faccio con piacere perché qui ho trovato davvero un bel gruppo».