Marcia per la vita il 19 maggio a Roma

 

Marcia per la Vita” è il nome della manifestazione di protesta che si terrà il 19 maggio p.v. a Roma.
Alla sua ottava edizione, il tema principale è il quarantesimo della legge 194 sull’aborto, ritenuto dagli organizzatori simbolo di una mentalità abortista, e l’emblematica vicenda di Alfie Evans, il piccolo di nazionalità inglese recentemente scomparso a Liverpool.

 

Preceduta dal consueto convegno annuale, promosso dall’associazione internazionale pro-vita e pro-famiglia Voice of the family, che si svolgerà il 17 e il 18 maggio presso la Pontificia Università San Tommaso D’Aquino. Qui verrà affrontato il tema “Vera e Falsa coscienza”, mentre la marcia del 19 avrà inizio alle ore 14.30 con ritrovo a Piazza della Repubblica per poi sfilare fino a Piazza Venezia.

 

Un po’ di storia: la prima edizione si svolse il 28 maggio 2011 a Desenzano del Garda e venne promossa dal Movimento Europeo per la Difesa della Vita e della Dignità Umana e dall’Associazione Famiglia Domani. Dall’anno successivo la Capitale è stata prescelta come sede ufficiale ed è sempre stata capitanata da Virginia Coda Nunziante. Inserita in un contesto più ampio che fa capo ad una rete di marce similari che hanno avuto origine nel 1974 a Washington, rappresenta un appuntamento riconosciuto dalla sede vaticana, in cui si riconoscono migliaia di persone diverse per età, provenienza ed appartenenza, cristiane e non cristiane, credenti e non credenti, ma che condividono il principio della difesa della vita dal concepimento fino alla morte naturale.
La marcia è aperta a tutti: indipendentemente dalle fede politica o religiosa e, nella consapevolezza che l’argomento abbia degli importanti risvolti politici, non sono ammessi striscioni, simboli o slogan politici, ma può costituire, secondo gli organizzatori, un valido aiuto e supporto a tutti quei politici che vorranno rappresentare, nelle opportune sedi, questi principi.

 

Saranno presenti anche Noi Universitari per la Vita che intendono marciare, per le strade della capitale, contro una legge da loro ritenuta ingiusta, e per non dimenticare tutti coloro che non sono mai nati e per tutte le donne vittime dell’aborto che lascia ferite profonde e indelebili.
Marceranno, dicono, perché la vita è un dono e un miracolo straordinario, marceranno per tutti quei bambini vittime di stati totalitari e per sancire la dignità della vita… perché in fondo una persona va amata non per quel che può dare o produrre, ma per il solo fatto di esistere.