Gli LSU (lavoratori socialmente utili) sono delle figure di lavoratori che vengono utilizzati in iniziative di pubblica utilità e coinvolgono tutti quei soggetti che vivono una situazione di disagio occupazionale (disoccupazione, mobilità, cassa integrazione).
Si possono raggruppare in tre categorie: le risorse che godono del finanziamento da parte del Fondo Sociale di Occupazione e Formazione; quelli “autofinanziati” con fondi degli Enti presso i quali svolgono la loro attività (Comuni, regioni etc); i lavoratori utilizzati dalle pubbliche amministrazioni in attività socialmente utili per la durata delle prestazioni godute.
La Regione Lazio, con la firma di una convenzione con il Ministero del Lavoro, ha assicurato anche per il 2017 il sostegno al reddito mensile ai lavoratori inseriti nel bacino regionale.
Questo protocollo d’intesa riguarda 686 soggetti, ed è supportata da una copertura economica di 5milioni di euro, di cui il 60% è stato messo a disposizione dalla stessa Regione Lazio, mentre il restante 40% dal Ministero.
Ma l’accordo offre la possibilità, a coloro i quali ne hanno presentato richiesta, di uscire dallo stesso bacino con un incentivo di 40mila euro e si tratta, per l’esattezza, di 87 lavoratori.
I termini dell’accordo, oltre a prevedere un incentivo “una tantum” per il lavoratore che abbandona il bacino, considera la possibilità di erogarne uno di 30mila euro a favore di tutti quei Comuni che provvederanno ad assumere a tempo indeterminato gli Lsu al fine di svuotare il bacino stesso entro il 31 dicembre 2018.
<<Grazie alla fuoriuscita volontaria – parole di Lucia Valente, assessore al Lavoro, Pari opportunità e Personale – finanziata con fondi regionali, il bacino degli LSU passerà dalle attuali 686 a 599 unità. Quando ci siamo insediati, erano 1.344 i lavoratori in attività negli enti locali del Lazio, che rischiavano di perdere qualsiasi sostegno al reddito in seguito alle anomalie riscontrate dalla Corte dei Conti nelle convenzioni stipulate tra la precedente Amministrazione regionale e gli enti locali>>.