Si chiama “Tuscum”, in ricordo dell’antica Tusculum città federata con Roma e, più prosaicamente, del quartiere Tuscolano dove avevano base alcuni degli arrestati, l’ultima operazione antidroga della Polizia ferroviaria portata a termine ieri mattina nella zona sud della Capitale e nei comuni confinanti della zona dei Castelli Romani. Il risultato finale è di 4 arrestati, due persone condotte agli arresti domiciliari ed una persona alla quale sarà imposto l’obbligo di firma presso la polizia giudiziaria, nel momento che la stessa persona uscirà dal carcere, dove è già detenuta per altri reati.
L’operazione ha preso il via nel 2013 con il suicidio di un giovane di 28 anni, consumatore di cocaina che, prima di gettarsi sotto un treno, aveva inviato ai suoi genitori un sms in cui faceva i nomi degli spacciatori. La Polizia ferroviaria, subito dopo la tragedia, aveva avviato le indagini arrestando, in momenti diversi, 9 persone e sequestrando 20 chili di cocaina e 400 mila euro.
Tra marzo e giugno 2015 altri 4 componenti della banda finirono in carcere, con un conseguente importante sequestro di droga, per 7 chili di cocaina e 20 chili di hashish. Gli agenti individuarono nell’occasione anche la base operativa, un appartamento nel quartiere Tuscolano adibito in via esclusiva a deposito di droga.
Arriviamo all’aprile 2016, con l’arresto di altri 4 spacciatori, legati alla banda, su ordine della magistratura. Oggi il cerchio si è chiuso sugli ultimi sette trafficanti di droga, con le misure emesse dalla Direzione distrettuale antimafia. Fondamentale in tutta l’indagine l’apporto delle squadre cinofili che, durante tutte le fasi operative, hanno via via scoperto tutti i nascondigli utilizzati dagli spacciatori.