Si inaugura oggi 12 gennaio la nuova edizione di Santa Cecilia al volo, la rassegna di Santa Cecilia all’aeroporto di Fiumicino. Un maxi-evento, un’intersa stagione, che vorrà bissare il successo dell’anno scorso.
L’idea è sempre quella dei mini-concerti estemporanei con la musica classica suonata da talenti in erba e da professionisti a tutta prova, in confezione easy, da ascoltare in attesa dell’imbarco, col bagaglio a mano accanto (dunque “al volo”). Sei mesi di note, un concerto a settimana fino a tutto giugno, avendo ogni volta come cassa armonica una diversa zona dello scalo tra gate, punti d’imbarco, terminal.
Si comincia quindi oggi all’imbarco E, quello di 90mila metri quadri inaugurato a dicembre per i voli extra Schengen. E l’esordio è nel segno di Mozart: il Quint’etto d’Archi di Santa Cecilia ricorda il viaggio in Italia del Salisburghese e poi suona anche Vivaldi, Bach e, infine, spostandosi al secondo piano, area del Made in Italy, toccherà a Burt Bacharach e Michael Jackson.
Protagonisti della stagione “aeroportuale” gli allievi dei corsi di alta formazione dell’Accademia, in particolare quelli della classe di pianoforte e gli allievi di JuniOrchestra e Cantoria. Con loro i professori d’orchestra e i membri del coro di santa Cecilia. Come l’anno scorso per i concerti – ma anche per i fuori programma dei viaggiatori che sanno suonare – ci sono i pianoforti forniti da Ciampi e collocati dalla società Aeroporti di Roma al terminal T1 (imbarco B) e al T3 (aree d’imbarco D-E e area riconsegna bagagli).
Il 16 maggio il clou, con l’esibizione straordinaria di Antonio Pappano. Novità della nuova stagione, i mini-laboratori di primo approccio al pianoforte per i passeggeri, a cura dei musicisti dell’Accademia. Un bel modo di dare il benvenuto ai turisti e di salutare chi parte, riempiendo i tempi morti con lo stimolo della buona musica. Il programma dei venti concerti “al volo” è sul sito dell’Accademia di Santa Cecilia.