SERIE D, GIRONE G, 22° turno: Aprilia – Trastevere 2-3; Cassino – Anagni 0-1; Castiadas – Budoni 2-2; Flaminia – Latina 0-0; Lanusei – Ladispoli 2-1; Monterosi – Lupa Roma 6-2; SFF Atletico – Albalonga 1-1; Vis Artena – Ostiamare 1-0; Avellino – Anzio 3-1; Sassari Latte Dolce – Torres 2-0
CLASSIFICA: Lanusei 48; Trastevere 45; Avellino, Latte Dolce 43; Monterosi 40; Albalonga 38; SFF Atletico, Cassino 36; Aprilia 34; Vis Artena 32; Latina 29; Anagni Calcio 25; Flaminia 24; Budoni 23; Ostiamare, Ladispoli 22; Torres 21; Castiadas 18; Lupa Roma 14; Anzio 9
Turno infrasettimanale quanto mai ricco di spunti e di sorprese. L’Anzio, cenerentola del girone, con più di un piede già in Eccellenza, viene raggiunto dall’Avellino, su rigore, solo a dodici minuti dalla fine, per poi essere addirittura superato con altre due reti nel finale. Ladispoli anche, da par suo, stava giocando uno scherzo non da poco in casa della capolista, poi uscita vincitrice dal confronto in un gran contorno di proteste e recriminazioni degli ospiti laziali.
E, con i voti, si parte proprio dall’Anzio, che merita un bel 7: tiene in scacco l’Avellino sul terreno del Partenio per quasi tutta la gara, per poi cedere come da pronostico sol nel convulso finale. Voto meritato per l’impegno e la serietà messa in mostra, quando un po’ tutti ci aspettavamo recitasse il ruolo di vittima sacrificale. Ladispoli voto 8: voto che comprende due parti. La qualità del gioco espresso in primis, e qui vanno ascritti sicuramente i meriti di Cotroneo, che ha ridato vitalità e idee al gioco della squadra. E poi al voto contribuisce anche il comportamento nel pre e post gara, caratterizzato da comportamenti intimidatori di alcuni sostenitori della squadra di casa e dal caos per gli episodi dubbi che hanno materializzato il risultato finale. Le immagini delle moviole parlano chiaro: era gol quello annullato a Di Curzio che sarebbe valso il pareggio, non era rigore quello assegnato al Lanusei (fallo fuori area), che ha permesso alla capolista di andare in vantaggio all’84’ con Ladu. Le recriminazioni per i laziali sono molte e tutte legittime, al punto da sbilanciarci nel definire il 2 a 1 di Lanusei il “furto” dell’anno in materia calcistica. Resta comunque la bella prestazione e la consapevolezza di una buona rosa a disposizione (con bomber Cardella in primis), per chiudere senza troppi patemi una stagione iniziata con altre aspettative.
Anagni voto 8: si aggiudica il derby più sentito, imponendosi sul campo di un Cassino reduce da un ottimo periodo per gioco e risultati. A parte il mezzo scivolone di Anzio nel precedente turno, anche l’Anagni aveva dimostrato di essere in salute e, anche chi scrive, l’ha sempre annoverato (nonostante la critica di qualche lettore) tra le formazioni di coda più attrezzate a conquistare una salvezza sicura. Il campo questa volta ci ha dato ragione: complimenti ai ragazzi e al mister Liberati.
Flaminia voto 6: contro il Latina, idem voto 6, dà vita alla partita della paura, finita a reti inviolate. Ai punti i padroni di casa avrebbero meritato qualcosa di più, ma pesa la mancanza di coraggio a osare quel qualcosa in più, figlio di una classifica che sicuramente contrasta parecchio con quelle che erano le ambizioni di inizio stagione. Al Latina, da par suo, resta poco da chiedere, se non mettere in mostra qualche giovane interessante.
Monterosi voto 7: svolge il compitino, mettendo in mostra le sue famose bocche da fuoco Boldrini e Nohman e, dopo lo scivolone di Budoni, si rilancia per l’alta classifica. Facile contro una Lupa Roma, penalizzata come sempre dalla giovane età media della rosa, costretta a numerosi cambi con gli impegni ravvicinati dei vari turni infrasettimanali. Lupa Roma voto 6-: nonostante il pesante passivo, si è resa protagonista di pregevoli iniziative in costruzione, sfiorando anche il terzo gol (non poco contro l’ottima difesa, soprattutto in casa, del Monterosi) e lasciando vedere qualche segno di ripresa. Da bocciare ovviamente la fase difensiva e tutti i suoi interpreti, ma nella prestazione vogliamo comunque vedere una qualche segno di ripresa.
Trastevere voto 9: sarebbe da 8 ma, dopo tre sconfitte esterne consecutive, il pareggio interno sanguinoso contro il Castiadas, la difficile trasferta di Aprilia, che contro le grandi del girone ha sempre offerto grandi prestazioni, appariva come un banco di prova quanto mai arduo. L’Aprilia avrebbe potuto rilanciarsi per l’alta classifica, il Trastevere, perdendo, avrebbe perso contatto con la capolista. La posta in palio era alta ed il Trastevere ha provata a farla sua già nei primi 45′ di gioco, andando al riposo con tre reti di vantaggio. Buona e ammirevole la reazione dell’Aprilia, insufficiente però per riacciuffare la partita. Disdicevoli le parole di mister Feola a margine del match che, invece di assumersi le proprie responsabilità, imputa la sconfitta alla sfortuna. Dal suo avvento sulla panchina, la squadra ha una media punti inferiore a quella che aveva invece avuto Venturi. Aprilia voto 4: qui sarebbe stato un 5, ma pesa il pesante passivo che di fatto chiude il match già prima dell’intervallo.
SFF Atletico – Albalonga. Albalonga voto 5 per il mesto primo tempo, in cui si consegna all’avversario con un 3-5-2 con Corsetti schierato mezzala, Pellecchia impalpabile da seconda punta e Fatati in panca. Lascia l’iniziativa ai padroni di casa (SFF atletico voto 6), subito in vantaggio al 17 con Nanni, colpevoli però di non essere riusciti a chiudere subito il discorso. Nel secondo tempo, invece, D’Adderio, rimette a posto la squadra e rimedia in parte. Pareggia subito col bravo Paolacci (ancora lui), ma grazie soprattutto all’errore, in mezzo al campo, del promettente Ortenzi, che perde un pallone importantissimo. L’Albalonga a questo punto ha in mano l’incontro, ma un palo di Barone ed una gran parata di Galantini, su tiro a botta sicura di Cairano, non permettono all’undici di D’Adderio di arrivare alla vittoria finale.
Ostiamare voto 4,5: squadra tra le più in difficoltà, in questo momento, dell’intero girone, che fatica a reagire, ad invertire la rotta. Regge tutto sommato in difesa, ma fatica a proporre gioco. Sotto tono anche i due giocatori attraverso i quali deve passare la fortuna della squadra, ovvero il recuperato Bertoldi e il cannoniere De Iulis, poco serviti, ma anche meno brillanti di quanto ci si aspetti da loro. Vis Artena voto 9: voto più alto di giornata, anche per i meriti dello stratega Punzi che, con tanti infortunati ed una rosa costruita quindi a sfortuna per l’occasione, realizza una vera impresa nel portare a casa tre punti pesantissimi. Probabilmente lo 0 a 0 sarebbe stato il risultato più giusto, per ammissione dello stesso mister, ma alla fine la zampata vincente arriva quasi sempre. Merito di un mister, di una dirigenza, di una società che sono un tutt’uno, che danno consapevolezza e carattere alla squadra che scende in campo…un esempio per tutte le altre società del girone, soprattutto per quelle che hanno speso molti soldi, ottenendo meno soddisfazioni.