È stato presentato, nella mattina di ieri 14 febbraio presso la sala Giunta del Coni, a Roma, il progetto “Sicuri in bicicletta”. Il progetto, realizzato dalla Federazione ciclistica italiana e dalla fondazione Ania (in collaborazione con Polizia di Stato ed il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti) mira ad accrescere il livello di sicurezza per coloro che usano la bicicletta sulle nostre strade.
Amatori, dilettanti e professionisti, ma anche chi usa questo mezzo per spostarsi in città e spesso viene coinvolto in incidenti, sono quindi i destinatari di questa iniziativa, che punta a sensibilizzare in primis i ciclisti che scendono in strada per una passeggiata come per un allenamento, spingendoli ad utilizzare tutti gli strumenti che li rendano più visibili.
Previsti, nel prossimo futuro, materiali didattici ed incontri formativi con ciclisti delle categorie agonistiche giovanili che verranno coinvolti in momenti di formazione sulla sicurezza e sul rispetto del Codice della strada. In occasione di tali incontri, verrà consegnato un capo di abbigliamento tecnico ad alta visibilità appositamente realizzato per il progetto e che risponde alla necessità di rendere quanto più possibile individuabile il ciclista non solo nelle ore serali, ma anche di giorno.
Alla presentazione presso il CONI, erano presenti Renato Di Rocco, presidente della Federazione ciclistica italiana e Umberto Guidoni, segretario generale Fondazione Ania, insieme ai rappresentanti istituzionali Roberto Sgalla (direttore delle Specialità della Polizia di Stato) e Maurizio Vitelli (direttore generale sicurezza stradale del ministero delle Infrastrutture e Trasporti). Presenti inoltre Elia Viviani, oro olimpico a Rio 2016, e Elena Pirrone, due volte campionessa del mondo. Al loro fianco Marco Scarponi, fratello di Michele, morto in un incidente stradale mentre si allenava.