Tecnologie avanzate, eco-compatibilità e costi ridotti: Roma prova a rifarsi il trucco per quel che concerne la cartellonistica stradale destinata a messaggi pubblicitari ed istituzionali. Prende infatti il via la sperimentazione di impianti pubblicitari high-tech, come la tipologia LED o plasma. L’obiettivo è quello diridurre l’impatto ambientale, nonché lo smaltimento del PVC e di ogni altro materiale sin qui adoperato, e di veicolare, senza oneri aggiuntivi, anche messaggi di rilievo istituzionale o di interesse pubblico. Le nuove esposizioni pubblicitarie, infatti, dovranno prevedere anche la diffusione di un messaggio istituzionale della durata di 10 secondi per ogni minuto, nell’arco di tutte le fasce orarie giornaliere.
<<Diamo il via a un’innovazione nel campo dell’impiantistica pubblicitaria su Roma – ha spiegato Carlo Cafarotti, assessore allo Sviluppo Economico, Turismo e Lavoro – che rivoluziona il comparto a più livelli. Via i materiali vetusti finora utilizzati, con una notevole ricaduta in termini di sostenibilità ambientale, ma anche costi ridotti grazie alla trasmissione digitalizzata e alternata delle immagini. Non solo: monitor e video-wall trasmetteranno anche messaggi istituzionali rivolti alla cittadinanza, senza contare il vantaggio estetico dei nuovi supporti, sicuramente più in armonia con l’aspetto urbano e paesaggistico della città>>.
La sperimentazione riguarderà impianti fissi, impianti collocati su strutture appositamente allestite in occasione dell’installazione di ponteggi e recinzioni di cantiere, e la trasformazione di impianti pubblicitari già inseriti nella nuova Banca Dati del Regolamento in materia di esposizione della pubblicità e di pubbliche affissioni.
Quanto alla trasmissione di immagini a messaggio variabile governata da remoto, sarà consentita la sola impiantistica innovativa che garantisca all’Amministrazione modalità di controllo sulle riproduzioni, non interferisca con la sicurezza stradale, non trasmetta programmi televisivi in diretta, e che infine sia conforme alle disposizioni regionali in materia di inquinamento luminoso e orari di spegnimento. Inoltre, per evitare sequenze, gli impianti a LED saranno distanziati di almeno 100 metri.