Teatro “amatoriale”, ma fino ad un certo punto!

 

Un atto unico, in cui l’incomunicabilità e la relatività della realtà si incontrano.
Un dialogo tra un uomo condannato a morte a causa di un tumore (il fiore in bocca), e un altro che impersona lo stereotipo dell’uomo convenzionale.

 

Il protagonista deve fare i conti con un destino avverso ed inizia ad indagare sul mistero della vita.
Ogni particolare, anche il più insignificante, assume una rilevanza particolare.
Il suo interlocutore è un avventore del caffè della stazione dove si svolge l’intero atto.

 

Un uomo spudoratamente oppresso da una banalità e quotidianità tali da renderlo scialbo e vuoto al punto che, il dialogo tra lui e il protagonista, diventa un monologo quando quest’ultimo gli svela il suo segreto: “La morte, capisce? è passata. M’ha ficcato questo fiore in bocca, e m’ha detto: – «Tientelo, caro: ripasserò fra otto o dieci mesi!»”.

 

Tendenzialmente non apprezziamo il valore della vita fintanto che, in prossimità della morte, l’individuo inizia ad osservarla con occhi diversi e anche i gesti insignificanti acquistano un valore vitale.
Non la conosciamo ma sentiamo viva la necessità di viverla e, quando la morte bussa alla nostra porta, iniziamo a disprezzarla per poterla salutare senza dolore.

 

16179174_720141144829427_5006940601794395720_oNel libero adattamento della Associazione Culturale Zona Teatro Libero di Pistoia, tutto questo è stato egregiamente rappresentato.
Nel secondo appuntamento, dei quattro previsti, la kermesse teatrale del festival in corso ad Albano Laziale, ci ha regalato un momento dai contenuti di alto spessore amatoriale. Anche se, per esibizioni come questa, l’aggettivo amatoriale non soddisfa la passione e l’impegno di chi lo fa.

 

Un ringraziamento particolare a queste persone comuni che, dopo il lavoro e gli impegni familiari, coltivano, il più delle volte gratuitamente, l’amore per il teatro contribuendo all’accrescimento culturale e sociale della comunità in cui vivono.

 

La settima edizione del Festival Nazionale di Teatro Amatoriale Premio Città di Albano Laziale 2017 continuerà la sua programmazione con il terzo appuntamento previsto per domenica 29 gennaio, dove sul palco si esibirà la Compagnia Teatrale Arca di Trevi nella commedia di Achille Campanile “Il Povero Pietro”.