Illustrati ieri alla stampa i contenuti del progetto sperimentale per la raccolta di rifiuti galleggianti sul fiume Tevere, che si inserisce tra le azioni promosse per i Contratti di Fiume. L’obiettivo è duplice: fermare i rifiuti prima che arrivino in mare e sensibilizzare istituzioni, associazioni e cittadini sulla tematica della plastica, portando ognuno a fare la propria parte.
Il progetto, grazie a un investimento regionale di 40mila euro, è realizzato dalla Regione Lazio in collaborazione con Castalia Operations Srl, che ha progettato il sistema che intercetta e convoglia in un’area di raccolta i rifiuti trasportati dai corsi d’acqua prima che si riversino in mare, e Corepla (Consorzio Nazionale per la raccolta, il riciclo e il recupero degli imballaggi in plastica), che si occuperà invece della raccolta dei rifiuti e avvierà a riciclo la plastica recuperabile.
L’obiettivo è duplice: fermare i rifiuti prima che arrivino in mare, proprio perché l’80% dei rifiuti che sfociano in mare arrivano dai corsi d’acqua e sensibilizzare istituzioni, associazioni e cittadini sulla tematica della plastica, portando ognuno a fare la propria parte. Il programma, che ha come partner il Comune di Fiumicino e la Capitaneria di Porto di Roma Fiumicino, avrà la durata di 2 mesi.
Le modalità di raccolta riguardano il montaggio di dispositivi di selezione composti da barriere in polietilene che intercettano i rifiuti galleggianti, accumulandoli in un’area specifica, dalla quale vengono successivamente raccolti mediante un mezzo nautico di limitate dimensioni, dotato di cestello. In seguito vengono depositati in appositi contenitori di stoccaggio (denominati big bag). Il sistema completo di raccolta è progettato per restare nel fiume per lungo tempo, rimanendo operativo anche durante i periodi di pioggia ordinaria e senza interferire con la flora e la fauna presente nel fiume.